QUADROSONAR – “LA COMPOSIZIONE DELL’ARIA”, IL CONCEPT ALBUM DELLA BAND CONSOLIDA LE SONORITÀ GIÀ EMERSE IN “FUGA SUL PIANETA ROSSO”

La Composizione dell’Aria” è un album musicalmente variegato che passa dal pop sinfonico con “Alianti” al funk etnico con “L’Ora d’Aria”, dal Jazz de “L’Aria Fresca del Mattino” al rock pop de “Il Caro e Buon Vecchio S”, dal trip-hop di “Divino” alla psichedelia della titletrack “La Composizione dell’Aria”.
Tutte queste influenze vengono raccolte attorno ad una tematica comune, in un vero e proprio concept album.

Tutto ruota attorno al significato metafisico e filosofico dell’elemento Aria visto come il significato della vita, ma che spesso viene sottovalutato -se non addirittura ignorato- a causa della sua invisibilità.
Il tutto viene fatto attraverso un racconto onirico dove due fantomatici amici si ritrovano bloccati in una casa senza sapere né il perché né il come e, per trascorrere il tempo, parlano della vita e del suo significato, introducendo ogni volta il brano che si sta per ascoltare, sino ad arrivare al finale, che rivelerà perché i due amici fossero bloccati e come riusciranno a venire fuori da questa situazione.

TRACKLIST:

ALIANTI

Ad aprire il disco, un brano Pop di matrice Sinfonica.

Immaginarsi di essere Alianti e volare senza motore ma sospinti soltanto dal vento fluttuando nell’aria ed osservare da un punto di vista esterno e distaccato tutte le piccole cose che accadono durante la quotidianità di ognuno di noi fino a cercarne il significato più profondo
SIAMO MENO SOLI IN DUE

Segue un brano Pop dal contenuto toccante.

Vedere le cose attraverso il punto di vista di un clochard e alle sue difficoltà nel vivere all’esterno ed entrare empaticamente nella sua vita rivolgendogli l’incoraggiamento di un aiuto a sentirsi meno soli senza retorica o finta commiserazione.

L’ORA D’ARIA

Il terzo brano del Concept rappresenta un forte cambio di ritmo, con sonorità che vanno dal Funk al Rock ed elementi di musica Etnica.

Che cosa deve aver pensato od immaginato Daniele Barillà (il brano è ispirato alla sua storia vera) durante la sua personale ora d’aria, lui innocente incarcerato per sette lunghi anni? Avrà imparato a sognare?
DIVINO

Segue una ballad Trip-Hop.

Divino riflette sull’impossibilità di fare alcune cose celata dalla timidezza o paura ed invita al lasciarsi andare a vivere

IMMAGINARIA

Il quinto brano, che segna la metà del concept album, è una riflessione in chiave pop-rock psichedelico.

Quando abbiamo perso la voglia di immaginare? Quando abbiamo perso la voglia di sognare.
Oggi tutto ruota intorno al bianco o al nero omettendo che ci sono delle sfumature infinite di grigio.”

TUTTA QUANTA L’ARIA

Di seguito, un brano d’ispirazione pop-rock.

La voglia di osservare e dare importanza alle piccole cose che danno poi significato alla vita descritte come una persona che per non perdersi tutti questi istanti li ingloba in un unico e profondo respiro.

IL CARO E BUON VECCHIO S

Tornano le influenze funk, con un testo legato alla filosofia.

La spasmodica ricerca della felicità vista nell’ottica del filosofo Shopenauer.”
ANCHE SE

L’ottava traccia del disco è una ballad pop.

Esiste un’alchimia tra due persone che non si sono mai viste prima che permette loro di legare all’istante, il riconoscersi a pelle. Anche in questo caso l’aria rappresenta la risposta, con le particelle di ossigeno che si legano tra loro.”
L’ARIA FRESCA DEL MATTINO

Il penultimo brano si compone di eleganti sonorità a cavallo tra jazz e pop.

Le persone spesso spendono energie negative in polemiche, discussioni e questioni futili perdendo così il piacere delle cose piccole ma che rendono più nitidi i colori e danno un senso al tempo, come semplicemente l’aria del mattino.

LA COMPOSIZIONE DELL’ARIA

La memorabile consclusione del concept è affidata alla titletrack, un brano rock psichedelico fortemente sperimentale.

Alla fine l’Aria ha anche una composizione chimica, azoto, ossigeno e altri gas e questo brano li elenca, ma chiude tutto il percorso del concept abbracciando il punto di vista onirico e filosifco.”

Quadrosonar nascono sotto l’impulso del cantante, tastierista e compositore Francesco Thomas Ferretti e del batterista Salva La Bella, precedentemente fondatori del gruppo rock elettronico The Blacklies con il quale hanno realizzato due album (Groundfloor 2008 e Kendra 2012) sotto etichetta inglese (uk division), un tour italiano, un tour europeo e hanno partecipato a prestigiosi festival aprendo concerti per Lucca Summer Festival, MetarockPistoia Blues e Arezzo Play.

Desiderosi di mettersi in gioco con un nuovo progetto, questa volta cantato in italiano, fondono il loro stile prevalentemente rock elettronico ad altri generi realizzando nel 2018, con il chitarrista Matteo Quiriconi e il bassista Alessio Landi, l’album di esordio dal nome Fuga sul pianeta rosso , co-prodotto da Marco Ribecai ed edito da Phonarchia dischi il 27/04/2018.

Questo album si distingue grazie ad uno stile di scrittura cinematografico, risultato di una visionaria introspezione delle varie problematiche esistenziali, sia personali che sociali, conducendo l’ascoltatore verso un viaggio interiore. Il disco ha avuto l’attenzione dalla critica che ha dedicato ai Quadrosonar interessanti recensioni sottolineando sia il lavoro di cura che la band ha dedicato alla ricerca delle sonorità che all’acume dei testi.

L’interesse per il suono già emersa in “Fuga sul pianeta rosso” accompagna i Quadrosonar verso una sensibilità riconducibile alla musica per film dove il loro graffio rock va a fondersi con le eteree armonizzazioni del mondo cinematografico. Questa predisposizione fa nascere il sodalizio con il compositore Vladimiro D’Angella, il quale si dedica all’intera produzione del nuovo lavoro, un concept album dal titolo “La composizione dell’aria in uscita il 17 settembre 2021.

Link streaming Spotify: https://open.spotify.com/album/1Scami0QnyK9zMHo0pPcP7